E veniamo dunque al racconto dell'inizio di un magico uichend all'insegna della musica e del disagio.
Più che degli eventi musicali in sè per sè, sarebbe di certo maggiormente allegro per gli astanti un romanzetto sulle avventure & disavventure che li hanno accompagnati & inframezzati, non tanto perchè io ritenga che la mia vita personale possa essere così interessante per un lettore medio ma perchè il concatenarsi degli eventi ha in più e più occasioni generato siparietti surreali che meritano di diventare piccole parabole nel grande ipotetico vangelo del messia chiamato rock'n'roll.
Il giorno 30 aprile duemiladieci, intorno alla tarda mattinata, io, la Ghirba e un certo Neubaten Cadillac decidiamo di partire alla volta della Romagna per un tour tra località adriatiche varie che annovera, dopo un pit stop a Bologna tanto per gradire, un pò di movida nella ridente Rimini, 'se il tempo regge' un pò di mare e dopodichè la fatidica gita a Russi, provincia di Ravenna e nelle vicinanze di Godo, dove per qualche motivo sconosciuto ai più è stata organizzato a titolo gratuito un concerto del primo maggio approssimativamente metal che vede come headliners della serata i sempre ottimi e festerecci Quireboys.
Il giorno 30 aprile duemiladieci, intorno alle 15:30 del pomeriggio, io, la Ghirba e un certo Neubaten Cadillac, arrivati con bagagli e tutto davanti alla mia automobile designata come diligenza del nostro viaggio, scopriamo l'amara verità: alla mitica TROJAJOCAR è stato asportato un vetro.
Cosicchè ci appare chiaro che la gita a Bologna si sta seduta stante trasformando in una gita al Brico alla volta dell'acquisto di un qualche
palliativo all'uso di un vetro, non dopo un'interminabile eliminazione dei cocci dall'auto partita in loco e proseguita da un caro benzinaro la cui pietà si è spinta al punto di offrirci gratuitamente aspirapolvere e battute amare della serie 'mi domando cosa pen
sassero di trovare in uno schifo di macchina del genere...no, voglio dire, se fossi un ladro sarebbe l'utlima auto dove immaginerei di trovare qualcosa di prezioso'.
Finita la chirurgica operazione, che è costata a tutti numerose piaghe sanguinolente nelle mani e nonostante ciò anche numerosi vetri nel culo, il viaggio prosegue sereno con diversi
divertenti aneddoti, come ad esempio passare un'ora e più ad analizzare i testi dei Beastie Boys perchè non ci ricordiamo il nome di Mastermike (oh ma cazzo, senti? dice MCA, dice MIKE D, prima o poi dirà anche il nome del terzo!), oppure creare divertenti opere d'arte con lo scotch da pacchi sul cofano della nostra auto nel parcheggio dell'autogrill.
Giunti a Rimini, abbandoniamo Cadillac al suo ovile, io mi installo dalla Ghirba's family a farmi offrire chili di graditissimi piadina & squaquerone e la serata scorre anch'essa in maniera serena.
Giorno dopo, ci alziamo di buona lena e andiamo a godere di ottimi sole e brezza marina sulla spiaggia di Bellariva, temporeggiando ampiamente per quanto riguarda la partenza per Russi in quanto nessuno ci insegue e il ravennate è sulla carta quanto di più vicino si possa pensare.
Ma tutti sappiamo che tra il dire il fare nonchè il pensare c'è di mezzo il mare, soprattutto il primo maggio sulla riviera adriatica nel tratto che va da Milano Marittima a Cervia, e questo piccolo particolare ci è costato una cospicua parte della nostra sanità mentale dal momento in cui una regolare quarantina di chilometri si è trasformata in un epopea senza fine di auto in colonna, all'interno delle quali miriadi di facce sconsolate offendo
no i protagonisti della Bibbia godendosi tra una bestemmia e l'altra i nostri divertenti karaoke per passare il tempo, nonostante la nostra rabbia sia ancora maggiore dal momento che non stiamo TORNANDO come loro bensì ANDANDO, con una buonissima possibilità di perderci tutti i concerti a causa dell'ingorgo.
Alla seconda ora e mezzo di prima-seconda-prima, decidiamo che è il caso di virare in maniera completamente random in una via secondaria verso il Nulla, sperando che prima o poi essa conduca alla ridente Russi, e in maniera molto old school nonchè miracolosa riusciamo a raggiungere il beneamato loco con la sola forza dei cartelli stradali e delle informazioni chieste nei barrini malfamati delle campagne, facendo ovviamente il giro più largo ed improponibile possibile che tutta la topografia romagnola proponga per tale destinazione.
Al nostro arrivo, i nostri più fortunati compagni arrivati prima sono già in pessime condizioni etiliche e non perdono tempo per cacciarci in mano tutte le birre e le vodke richieste dal caso, facendoci perdere gran parte dell'esibizione dei Vision Divine ma guadagnare al contempo una notevole sbornia.
Notevole sbornia la quale non può risultare che la miglior compagna per appropinquarsi al palco dei Quireboys, dove un ubriachissimo e quindi smagliante Spike ci offre il solito show allegro e brillante che la band inglese ci ha sempre riservato.
Poco c'è da dire su questa band che ho visto e rivisto ormai tons of volte...al di là del fatto che Spike inventa i testi delle canzoni, il livello tecnico è sempre buono e il tiro blues immancabile, i brani sono un inno al divertimento e, soprattutto dopo la dovuta dose di birre, i piedi non sanno star fermi e la voce sporca assale in maniera diretta e senza giri donando la dovuta oretta abbondante di svago agli astanti.
Certo, il palco improvvisato nel bel mezzo della piazza del paese non offre il massimo dei suoni, ma la band è perfetta nella sua imperfezione, e non è certo uno di quei concerti che per esser memorabile ha bisogno di chissà quale dovizia impiantistica particolare.
Finito lo show, durante il quale Spike da già cenni di cedimento, in concomitanza con l'inizio della pioggia inizia anche la migrazione verso un locus amoenus vicino che è probabilmente l'unico pub della città, non prima di aver saccheggiato nuovamente il bar locale dal quale prendiamo più birre senza pagare, e i Quireboys ci seguono a ruota mostrandoci tutto il loro amore verso l'alcool, la droghe, e le puttanelle sedicenni mediamente cesse che non mancano mai a questo genere di concerti.
Inutile dire lo stato in cui riversiamo poco dopo, scapellanti su vecchie glorie di un'infanzia sciolta sui dischi degli Iron Maiden, e grande nota di merito e demerito al contempo va alla sottoscritta che, pochi attimi dopo il delirio totale e un ampio ribadimento della sbornia a suon di southern comfort, finge estrema lucidità e si accolla di dare uno strappo al coraggioso amico Pietro e al suo compagno di avventure a Ravenna centro, prendendo il controllo della trojajocar con una tasso alcolemico da ergastolo e una conoscenza della zona pari a meno quindici arrivando in ogni caso per miracolo d'Iddio in città e riuscendo della missione, con tanto di sospiro turistico sulla via del ritorno al pasaggio nei pressi della basilica di Sant'Apollinare nuovo mentre una Ghirba stremata si gode l'arietta creata dalla vela sostitutiva al finestrino per evitare un vicinissimo sbalzo di peristalsi (leggasi RIGOZZO).
Per grazia di tutti gli dei Indù, intorno alle sei e mezza siamo incredibilmente di nuovo a Rimini, laddove mi accorgo, appena calata l'attenzione, di essere veramente ubriaca ed avere rischiato ampiamente la vita (don't try this at home), e ci caviamo via la vita dal corpo per quelle 8-9 ore necessarie alla ripresa delle nostre saluti per poi farci ingozzare nuovamente di ottime specialità da un'amorevole mammaGhirba e ripartire per l'ennesimo infinito calvario in nome della musica...
YO!
RispondiEliminaVisto che ti ritrovai ti riaggiungo volentieri al blogroll (il mio nuovo è questo: http://hongkonggarden.splinder.com/ , il profilo di blogspot riporta al mio sketchblog)!
RispondiEliminaMartina
Mi diletto a leggere i vostri post.
RispondiEliminaHo cominciato dal vecchio blog.
Vi amo tutt'e due.
Vorrei vedervi in mille foto, sessy come siete abitualmente.
A proposito: scrivete più spesso!!
Ciao
Jon
Thx for sharin.I know cool guitar samples, i share with u - www.lucidsamples.com
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