domenica 29 novembre 2009

La lexotan Playlist powered by Gnubby, aka come sconfiggere il male senza l'aiuto degli psicofarmaci

Aggravata dal fatto che, per l'ennesimo anno, ci stiamo avvicinando sempre di più a quella chiavica sociale del Natale, ultimamente vigono dentro me certi moti di ansietta&malessere.
Del perchè dei miei ansietta&malessere, vi suggerisco con un francesismo di farvi una spalaneve di cazzi vostri (immaginando, effettivamente, che sia la vostra prima preoccupazione la mattina quando vi svegliate), ma tornando sul tema GGiovane di quel fastidio che accompagna incessantemente le vostre giornate, vi suggerisco di come la musica possa venirvi incontro con una falcata più spedita di quella del lexotan (forse).

Ebbene; con l'ambient, la chillout e i buddha bar io ci sono sempre andata poco d'accordo.
Mi danno più l'aria di musica da porni viscidi con l'uomo che puzza di dopobarba di turno che seduce le phyae nei localini bene con le luci bluastre che di svacco a occhi chiusi a tentare di calmare corpo&mente.

Trovo invece consono allo spirito il buon vecchio strumentale da culletta, con lo sguippo delle dita sulla chitarra in primo piano e una melodia serena scandita da un ritmo giusto per le ore tarde della notte.

Siete tesi, ansiosi, stressati?
Bene; munitevi del primo infuso ayurvedico da relax che vi passa sotto le mani (al momento io ho malva melissa & camomilla del 'natura si'...se avete ricevuto recentemente un'eredità da qualche zio d'america ve lo consiglio, altrimenti evitate il 'natura si' che l'ansia ve la fa solo aumentare, e abbassare il vs conto in banca), e mettete questa playlist.

E' con questi pezzi, che da anni, evito l'uso di psicofarmaci.
Ottimi anche con interludio al cannabinolo; io, alla psichedelia, preferisco il funk.




PRIMUS - SILLY PUTTY

Il brano originale è di Stanley Clarke. Io ti ci schiaffo la versione di Les Claypool perchè, senza offesa per nessuno, gli va cinque metri nel culo.
A Clarke va il merito di averla scritta, al tenero Les quello di essere nell'olimpo dei più grandi genii di ogni tempo e averla riarrangiata nonchè suonata così.
Una delle cose più funk che esista al mondo.

JOHN ZORN - MAKAAH

Come dice John Zorn, for lovers only. Chillout esotico. Guarda caso, un altro leggermente genio.

CARLOS SANTANA - SAMBA PA TI

Immagino, e spero per il vostro livello di decenza nella società odierna, di non dover fare commenti ulteriori.

MEDESKI, MARTIN & WOOD - BROKEN MIRROR

Loro li ascolto solo&esclusivamente in posizione orizzontale.
E ne stragodo. Un pò più nervosetti rispetto al resto, si rallegrano poco prima di metà brano.
Ma l'atmosferina jazz che pare farti vedere il fumo davanti agli occhi insieme allo spartito dell'hammond non ha prezzo.
Molto buoni per il surplus 'torbone' di cui sopra.

METERS - CISSY STRUT

Ancora troppo funk per essere vero.
Masterpiece.

Godete. E se avete tra le mani la fantomatica canna, fumate anche per me.

3 commenti:

  1. zorn zorn zorn

    pero' naked city, quindi non per il relax

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  2. sisi, blandissima la faccenda naked city, eh...
    the gift è bello tranquo invece.

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