venerdì 4 dicembre 2009

Melvins live @ Magnolia

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Mi spiace, cari i miei adorati nerdacci misantropi che ascoltano i Neurosis.
Non vi darò la soddisfazione di leggere nulla di quello che vorreste leggere qui.
Le sette pagine di digressioni sulle effettiere dei Melvins le lascio alla webzine nojosa del caso.
Primo, perchè sinceramente souncazzoio delle effettiere.
Secondo, perchè io non sono una persona seria e razionale. E non ho la minima intenzione di fare considerazioni oggettive.

Partiamo seguendo l'ordine cronologico. Premessa: sono arrivata al Magnolia già ubriaca.
Le cene in casa, sai com'è. Quando capitano i maschioni alla magione, al di là del fatto che devi sgobbare le tre ore precedenti per creare bastimenti di cibi prelibati, piove sempre una bottiglia di qualcosa, e questo giro il buon Neubaten Cadillac si è prodigato sia nel vino che nell'ammazzacaffè, restituendomi cadavere al mio amico Foby che mi ha trascinata al concerto già in stato comatoso.
All'entrata del Magnolia, il buttafuori ci fa: 'Ragazzi, io vi informo per onestà intellettuale...nell'area fumatori c'è ancora posto, ma il tendone è pieno come un uovo...poi magari spendete dieci euro per non vedere niente...'
Fanculizziamo il tizio ed entriamo. HO PASSATO META' DELLA MIA ESISTENZA A CERCARE DI ROMPERMI LA SCHIENA AI PEGGIO CONCERTI METAL E HO VISTO I FAITH NO MORE INCASTONATA NELLA TRANSENNA CON MEZZO MILIONE DI PERSONE DIETRO, ti pare che mi spavento a sbriciolare tre nerd ubriachi in un tendone da circo?
All'arrivo, l'infausta notizia: bevi che ti bevi, ci siam persi tutti i gruppi di supporto. Al di là del giramento di cazzo per i mancati Porn, che avrei veduto volentieri, ero molto curiosa dello show dei locali Noscrape, gruppo che ho solo sentito d'accenno sul loro myspace ma col quale cantante ho avuto di che discutere in sede lastfm-iana (che brutto neologismo). Lo dico in pubblico per rimarcare la mia buona fede: caro cantante dei Noscrape, fammi sapere quando risuonate nel milanese e dintorni e vi giuro che faccio di tutto per venire, ormai è una questione di principio :)

Fatto sta che arriviamo a Porn appena ultimati e ciò si trasforma nella scusa per bere di nuovo.
Dopodichè trasciniamo noi e le nostre vodcaredbul bioniche nella tenda, entrando regalmente in contemporanea a Buzzo e alla sua capigliatura importante. Poi inizio ad avere dei ricordi confusi.
No, sul serio; e dire che non avevo neanche bevuto così tanto. Dev'essere l'effetto Melvins: ti amplifica l'attività s-connettiva.
Appena raggiunta una posizione consona, aka sotto cassa a sinistra, ho iniziato a rallentare la mia attività cerebrale in concomitanza con l'aumento dei suoni (rumori?) del concerto.
Un'altra tirata d'orecchie al Magnolia sta nell'impiant(in)o, ritenendo decisamente che un gruppo di questo tipo necessiti di qualcosa di più corposo. Al ritorno da questi concerti, uno dovrebbe per contratto aver perso le proprie facoltà uditive almeno fino al giorno dopo.
Ma ciò non toglie che io sia riuscita ad inglobarmi ugualmente nell'entropia sonora creata dai massicci riffoni del trio.
Commenti inter-concerto tra me e Foby:
Gnubby: Questo concerto mi sta ubriacando.
Foby: Se stai a occhi aperti non te lo godi un cazzo.
Gnubby: Voglio fumare una canna.
Foby: Sono in estasi.
(immaginatevi la scena di sti due stronzi che fluttuano nel misto gente alienata-gente che fa casino, in preda ad uno stato di ubriachezza avanzato che sembra più un'indigestione lisergica che alcoolica).
Scaletta buona, presenza sul palco consona, dei brutti belli come i Melvins non si vedono tutti i giorni.
E' il tipo di concerto che ti lava via di dosso tutte le ansie della settimana, la pesantezza nervosa dei loro suoni aiuta a scaricare le crudeltà che ti bazzicano dentro e l'effetto acido dei rumori raschianti è un toccasana per depurare la mente dallo stress. Ti entra nel cervello tramite le orecchie tipo cascata, passa in tutti i canali riempiendoli e non facendoti sentire tutte le incrostazioni che ci sono dentro e sgorga infine lentamente via portandosele dietro.
Si, lo ammetto, per questa figura retorica mi sono ispirata alla pubblicità dell'idraulico liquido. Ma è esattamente la cosa che mi viene in mente se penso ai miei emisferi durante il concerto.
Alla fine, mi son trovata rintontita nel tendone a spendere qualche istante della mia vita a ricomporre i pezzi del mio cervello, salutando gente, commenticchiando pigramente, fermando uno dei Malleus in preda alla mia ubriachezza molesta per fargli una dichiarazione d'amore (professionale) e dirgli che ogni mattina mi sveglio con lo scopo di diventare come loro.
Tra l'altro, traslandoci un attimo nel magico mondo della poster art, la serigrafia del manifesto della serata (opera appunto dei miei idoli Malleus, ma non c'era bisogno di specificare), era veramente molto bella, e avrei speso senza esitazione i quaranta euro che costava e valeva se il mio portafoglio non avesse avuto il famoso ragnettino che pende qualora tu lo capovolga.
Le maglie in compenso erano bruttine. Peccato, perchè una maglia dei Melvins per fare la nerdona l'avrei presa volentieri.

E adesso chiudo le conversazioni perchè sono in università che aspetto di presentare un progetto, progetto che doveva essere raffinato ieri ma che è invece rimasto com'era il giorno prima in quanto ieri sono stata in coma tutto il giorno, con dei postumi mai visti nella storia umana (neanche con bevute molto peggiori!) che mi hanno spedita a fare la nanna ad un orario da galline.

4 commenti:

  1. Ahaha, avrei voluto esserci.
    Come ben sai ero troppo impegnato tra feste inani e pere cotte volanti.

    Al prossimo concerto fiQo muniamoci di manginastri con mash-up vari di Sgarbi feat i Sonic Youth vs Luciano Berio: mica stiamo a soffià sulla minestrina qua.

    Bisoux e rimming <3

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  2. Ahahah bella recensione e complimenti per l'idea delle vignette.
    Gud lak uit ior blog
    F.

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  3. Bella, davvero bella, e bel concerto, davvero bello. Ma poi, che minkia sono le onde binaurali?

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  4. grande concerto c'ero anche io.
    bello questo blog :)

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